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Migranti: UE studia misure concrete

Migranti: UE studia misure concrete

Autore: Anna Lisa Minutillo - Redazione Politica
Data: 05/07/2017 07:28:19

La Commissione Ue sta lavorando per l’attuazione alcune “misure concrete” sui migranti, dopo l’incontro dei ministri dell’Interno di Francia, Germania, Italia e del commissario Ue Dimitris Avramopoulos a Parigi, in vista dell’incontro informale dei ministri dell’Interno Ue di giovedì a Tallin. Spagna e Francia chiudono i loro porti agli sbarchi dei migranti che sono stati soccorsi nel Mediterraneo e l’Austria si dice pronta a schierare l’esercito se il flusso non rallenterà.

Il portavoce della Commissione europea rende noto che le misure verranno discusse al collegio dai commissari martedì. Alla seduta del Parlamento europeo sarà presente il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker che aprirà un dibattito politico sulle azioni da intraprendere al fine di alleviare la forte pressione dei flussi migratori sull’Italia.

Le misure concrete che i commissari si ritroveranno a discutere non saranno delle sono nuove proposte legislative, ma piani d’azione che potranno essere attuati nell’immediato. Il portavoce non si sbilancia in merito allo sbarco nei porti di altri Paesi del Mediterraneo.

Aggiunge solo che : ” la Commissione “sostiene il codice di condotta per le organizzazioni non governative” che operano nel Mediterraneo “che sarà preparato dall’Italia”, e spiega di “non voler pregiudicare” la discussione. l’Europa intende valutare la possibilità di aiutare la Tunisia ad organizzare la propria zona di “ricerca e soccorso”, stabilendo nuove partnership con i Paesi di transito vicini alla Libia, rafforzando il sostegno alla guardia costiera libica. Considerazioni anche sul cambiare la regola secondo cui le navi delle organizzazioni non governative, che rappresentano il 35-40% della flotta di ricerca e salvataggio, sbarcano i migranti a bordo di EunavforMed Sophia. Si prevede inoltre un miglioramento della collaborazione tra Italia e Malta nelle operazioni di soccorso, cosa che non significa che i migranti saranno sbarcati sull’isola.

E’ stato delineato il documento italiano che prevede più punti e sarà presentato nella giornata di giovedì all’incontro dei 28. Da ricordare tra questi : un codice di condotta per le Ong, sostegno alla Guardia costiera libica, aiuti all’Oim e all’Unhcr affinché i centri in Libia rispondano a standard internazionali per condizioni di vita e di diritti umani. Parigi e Berlino hanno assicurato il loro impegno in merito al tema della “relocation”. Paolo Gentiloni, ha parlato di “primi risultati” con l’auspico che possano generare effetti concreti.

Donald Trump dalla Casa Bianca ha fatto sapere che parlando al telefono con Gentiloni ha lodato “gli sforzi dell’Italia per affrontare la rilevante crisi migratoria libica”.

Queste le dichiarazioni di Paolo Gentiloni alla conferenza Fao:

“L’Italia intera è mobilitata nell’accoglienza dei migranti e chiede condivisione in questa opera, necessaria se l’Europa vuole mantenere fede ai propri principi, storia e civilità e necessaria all’Italia per evitare che la situazione divenga insostenibile e alimenti reazioni ostili nel nostro tessuto sociale che finora ha reagito in modo esemplare dimostrando capacità di accoglienza e coesione”,

L’inviato speciale delle Nazioni Unite per il Mediterraneo, Vincent Cochetel, dichiara: “irrealistico pensare che l’Italia debba avere la responsabilità di tutti gli sbarchi” di migranti che avvengono sulle sue coste. Cochetel ha fatto richiesta di maggiore “solidarietà” da parte degli altri Paesi, mentre l’Unhcr intende proporre un “meccanismo di sbarco regionale” per distribuire il peso dell’accoglienza dei migranti.

Intanto il Ministro della Difesa di Vienna rende noto che l’Austria vuole schierare l’esercito al confine con l’Italia se non rallenterà il flusso di migranti dal Mediterraneo, aggiungendo :”Penso che saranno attivati molto presto controlli alla frontiera e che sarà necessario l’aiuto di un dispiegamento” dell’esercito.

Situazioni tese che dovrebbero vedere la partecipazione di tutte le Nazioni facenti parti della Ue per garantire assistenza e solidarietà a quei popoli che hanno la sola “colpa” di ritrovarsi a vivere in scenari peggiori del nostro.

Anna Lisa Minutillo


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